𝗖𝗼𝗺𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗩𝗮𝗻𝗴𝗲𝗹𝗼 𝗱𝗶 𝗗𝗼𝗺𝗲𝗻𝗶𝗰𝗮 𝟭𝟭 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲
Ancora una volta in questo avvento ci troviamo di fronte alla figura di Giovanni il Battista, un Giovanni privato, prigioniero, dubbioso. Di fronte alla morte anche la gigantesca figura del precursore è pieno di dubbi sulla sua vita, sulla sua vocazione, sulle sue scelte. E non trova altra soluzione che chiedere direttamente a colui che ha indicato come il prescelto, l’agnello, il Messia.
E Gesù gli risponde, non con le parole, ma con i fatti indubitabili, i frutti della sua missione, una missione che anche Giovanni ha contribuito a realizzare: tutto ciò che avviene mostra i segni di un’epoca nuova, l’epoca preannunciata da Isaia, preconizzata da Geremia, attesa da tutti. Tutte realtà che mostrano come l’era messianica sia arrivata la guarigione dei malati, la resurrezione dei morti, l’annuncio ai poveri del regno di Dio.
Gesù prende sul serio di dubbi di Giovanni, questa incertezza non sminuisce la grandezza della sua persona: ha lasciato tutto, ha vissuto nel deserto in perfetta purezza, ha mostrato al popolo la via perché il Dio possa essere ascoltato e diventare veramente il Signore della nostra vita. Dubitare è segno di ulteriore ricerca, della consapevolezza di non essere mai arrivato, della spasmodica tensione verso l’infinito: in questo Giovanni ci sarà di costante modello.
𝗕𝗮𝘁𝘁𝗲𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗱𝗶 𝗖𝗿𝗶𝘀𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗣𝗶𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗙𝗿𝗮𝗻𝗰𝗲𝘀𝗰𝗮
L’opera di questa settimana è un vero capolavoro di riflessione geometrica e simbolica e necessiterebbe di molte pagine per essere illustrato. Ci limitiamo ad alcune riflessioni generali, utili per i nostri scopi. L’acqua del lavacro, Gesù come altri uomini che lo seguono nell’esperienza battesimale, l’albero della vita che sovrintende alla scena, la colomba che scende da un cielo limpido e che conferisce il senso del tutto; tutti elementi che contribuiscono a rendere questo episodio non più solamente storico, ma eterno. Una linea centrale unisce il cielo di Dio, la colomba dello Spirito santo il Cristo e il suo sguardo, che è diretto certamente verso chi sta guardando la scena, ma lo supera, va oltre, verso l’infinito. Si rivolge a tutti gli uomini, attraversa le epoche e le nazioni e porta con sé Giovanni e la sua azione di richiamo alla conversione e alla sequela del Cristo.
Come dice l’evangelista Giovanni: ancora oggi “Giovanni gli dà testimonianza e proclama” (Gv 1,15), per tutti noi, nati da donna.