I POVERI DEL LIBANO
Notiziario di un gruppo di volontari dell’associazione OUI POUR LA VIE impegnata a Damour, Libano.
Emergenza “pane” in Libano
È sempre più profonda la crisi del Paese dei cedri. Nel fine settimana è stato oggetto di tensione sociale un bene dal valore oltre che materiale, altamente simbolico: il pane.
L’inarrestabile svalutazione di fatto della lira libanese nei confronti del dollaro – ufficialmente 1507,5 lire per un dollaro fino a dicembre scorso – ha raggiunto 9,500 lire.
I prezzi crescono anche di 5 volte. La crisi alimentare, dicono le stime, riguarderà almeno metà della popolazione entro fine anno. Le agitazioni continuano e aumenta le possibilità di una guerra civile.
Si aggiunge inoltre la chiusura di attività e l’ondata di licenziamenti, come conseguenza dell’epidemia Covid-19.
Oltre il 45% della popolazione residente vive sotto la soglia di povertà. A questa si aggiungono 500 mila palestinesi e 1 milione e mezzo di siriani che quotidianamente sono da anni in questa situazione.
A Damour i nostri volontari di “Oui pour la Vie” tengono aperta la cucina e offrono un supporto per le medicine: le richieste sono in grande aumento. La concomitanza della crisi libanese con le difficoltà economiche in Italia in seguito alla situazione del Corona virus, determina una diminuzione di offerte. Ringraziamo tanto chi con grande sacrificio cerca di sostenere i nostri poveri. Si chiedono sempre a tutti aiuti e pubblicità.
Hind, la ragazza sunnita operata alla testa con l’aiuto di tutti 3 anni fa e che ora non ha più tracce del tumore aggressivo che la affliggeva, ha voluto ringraziare coloro che hanno inviato un aiuto per le sue medicine: “La morte era presente giorno e notte, il giorno vedevo le lacrime di mia madre e la notte sentivo le sue preghiere. Il vero sostegno è stato non solo l’amore dei miei, ma la vicinanza concreta di persone come voi, che non conosco, ma che mi hanno aiutato senza guardare al mio colore, alla mia religione, ma semplicemente perché sono un essere umano. Grazie alle medicine, molto costose, e grazie a voi la mia salute è stabile, senza dolori e senza paura!”.
Ora lei deve mensilmente sottoporsi a controlli. Le medicine costano 730 dollari e con la visita specialistica si arriva agli 800 dollari mensili. Si chiedono sempre a tutti per la cucina e medicine, aiuti e pubblicità.
Uno dei nostri volontari ha perduto il lavoro. Non potendo più contribuire come prima con le sue risorse in favore di una famiglia povera, ha chiesto un piccolo prestito ai parenti, impegnandosi a restituirlo con il ricavato di lezioni private per studenti.
Ringraziamo ancora la “Fondazione Casa Santi Arcangeli” e Don Francesco Saverio Bazzoffi, per il costante sostegno per la cucina, le medicine e per le manutenzioni straordinarie al centro di ascolto appena acquistato per noi a Damour.